Associazione

La Nostra Storia

V.O.L.A è un’associazione ONLUS di volontari che svolge da anni sul territorio attività finalizzate alla Prevenzione delle Malattie Sessualmente Trasmesse (MST),

2017-08-03

Nasce nel dicembre 2004, dalla volontà ed iniziativa di alcuni infermieri che quotidianamente si confrontano con una realtà che li vede costretti ad assistere a scene ai limiti della credibilità, si parla di persone affette dal virus HIV/AIDS,  senza fissa dimora, di tossicodipendenti spesso abbandonati anche dalle loro famiglie.

Collabora con il Presidio Sanitario D. Cotugno facente parte dell’A.O. dei Colli.

Promuove assistenza psicologica ai pazienti sieropositivi e alle loro famiglie, la qualificazione professionale e l’aggiornamento, organizza manifestazioni ed eventi a scopo sociale e promulgativi.

Organizza uno spettacolo per la realizzazione di un pozzo di acqua in Africa ed uno  spettacolo di raccolta fondi in collaborazione con l’associazione Cotugno Africa.

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Nel maggio 2008 realizza un progetto vinto a Bandi di Idee 2007

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Nel  maggio 2010- settembre 2011  l’Associazione realizza un progetto vinto di perequazione sociale “Creatività che Sballa” con lo scopo di promuovere l’empowerment in generale e nello specifico, avvalendosi dell’esperienza  che l’associazione V.O.L.A. ha maturato nel campo della prevenzione dell’HIV soprattutto fra i giovani,  attraverso una cultura del divertimento responsabile  e libero dall’assunzione di sostanze stupefacenti.

  • Dare uno spazio ricreativo ai ragazzi, e uno sportello d’ascolto per parlare delle loro difficoltà personali e relazionali, dentro e fuori la scuola;
  • Realizzazione di laboratori che offrono l’occasione, da parte del gruppo docente e di quello degli operatori, di approcciare i ragazzi in una modalità non cattedratica, instaurando una relazione che andrà al di là del mero rapporto formativo;
  • Sviluppo e coinvolgimento della famiglia e della scuola nella promozione della salute e del benessere dei giovani;
  • Fornire informazioni tendenti ad eliminare l’alcol e le droghe nelle scuole e, se possibile, negli altri luoghi educativi;
  • Realizzazione di opuscoli informativi appositamente prodotti dai ragazzi in collaborazione con i docenti e gli operatori, flyer, preservativi, cartoline contenenti slogan dal linguaggio giovanile e finalizzati a scoraggiare l’assunzione di sostanze stupefacenti e comportamenti a rischio nelle malattie trasmesse sessualmente, tra cui: Papilloma Virus;
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Nell’ottobre 2011, l’Associazione V.O.L.A. Partecipa e vince il bando Regionale Caregiver-  Sostegno alla famiglia Con i seguenti obiettivi:

  • attivare interventi di formazione, affiancamento e supporto rivolti ai familiari e/o partner di persone con HIV
  • sviluppare percorsi di informazione e sensibilizzazione al riconoscimento e all’accoglienza dei bisogni della persone affette dal virus e ai loro familiari e/o partner;
  • Garantire un adeguato sostegno alla famiglia ed alla comunità;
  • Agire sulla risocializzazione e sulla riduzione dello “stigma” legato all’HIV attraverso uno sportello di ascolto articolando un intervento strutturato di informazione e di supporto alla famiglia e/o ai partner di persone sieropositive;
  • incontri individuali di counseling per particolari situazioni di complessità e fragilità;
  • Favorire e sostenere le famiglie verso la fruizione dei servizi e risorse esistenti sul territorio;
  • Organizzazione di gruppi di auto aiuto volti ad accogliere il disagio e ad insegnare le tecniche comunicative e relazionali più efficienti.
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Nel marzo 2012 partecipa e vince come proponente al bando sostegno a programmi e reti di volontariato Fondazione con il Sud “ Fil Rouge” per la realizzazione di una rete di auto e mutuo aiuto e caregiver negli ospedali campani per pazienti affetti da Hiv e malattie infettive in collaborazione con l’A.O.R.N. Ospedale dei Colli ed altre Associazioni di volontariato.

Nel marzo 2012 partecipa a Bologna al  XVI°  Congresso Federazione Nazionale Collegi Ipasvi, e condivide la propria esperienza  professionale – infermieristica nell’ambito del progetto Caregiver – Filo di Arianna.

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Nell’ottobre 2012 partecipazione al Bando Mosaico delle solidarietà.

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Nel febbraio 2013 partecipa al Progetto Scuola e volontariato presso l’istituto l’Archimede di Ponticelli, con la distribuzione di test conoscitivi delle malattie sessualmente trasmissibili e divulgazione di opuscoli informativi.

Obiettivi

L’associazione V.O.L.A., costituita da infermieri ospedalieri impegnati nell’assistenza delle persone affette da HIV e nella prevenzione della diffusione del virus attraverso intense campagne di comunicazione ben radicate sul territorio napoletano, sulla base dell’esperienza maturata sia nell’ambito professionale dei singoli soci, sia nell’ambito dell’organizzazione di eventi di promozione dell’uso del preservativo, intende realizzare nelle scuole un progetto che, con l’utilizzo di diversi strumenti, sappia  dare un contributo più variegato e duraturo alla promozione del divertimento sano e responsabile fra i giovani studenti delle scuole medie superiori, scoraggiando in modo particolare l’assunzione di droghe che, oltre a costituire di per sé una condotta illegale, diventa spesso causa di comportamenti sessuali non protetti e quindi a rischio di contagio HIV. Inoltre, consapevoli del fatto che il ricorso alle sostanze stupefacenti rappresenta non solo un malcostume giovanile sempre più diffuso, ma è spesso un sintomo di più radicati e profondi disagi ascrivibili a dinamiche psico-sociali disfunzionali alla crescita del giovane adolescente, i soci dell’associazione si pongono anche come più generale  e ambizioso obiettivo quello di favorire l’empowerment  dei ragazzi: empowerment è un processo che permette ai singoli e ai gruppi di accrescere le proprie capacità di controllare attivamente la propria vita.

La prevenzione del disagio e il potenziamento dell’empowerment  saranno perseguiti attraverso la promozione delle capacità creative all’interno di un percorso ludico-formativo, che sarà occasione per i giovani studenti di esperire le proprie potenzialità e competenze, al fine di  rafforzare capacità che li rendano “soggetti attivi”in grado di esprimere ed esercitare una volontà, sia nei confronti di se stessi sia nei confronti del proprio ambiente sociale, che troppo spesso offre scenari desolanti impregnati di bullismo, modelli comportamentali delinquenziali, abuso di sostanze stupefacenti, indifferenza.

 

L’associazione Compagni di Viaggio in qualità di partner, si propone di coadiuvare e contribuire  allo svolgimento di  tali attività creative e allo stesso tempo formative, mettendo a disposizione le sue risorse per la realizzazione di laboratori creativi, per la promozione dell’utilizzo delle tecnologie informatiche e per la realizzazione di eventi promozionali e di diffusione del progetto.

Gli strumenti

  • Laboratorio del divertimento responsabile nelle scuole: laboratori di teatro, fotografia, multimedia e scrittura creativa, al fine di coinvolgere i ragazzi nella creazione di spettacoli, mostre, video,  racconti, stesura di sceneggiature, etc.
  • Elaborazione di materiali informativi, opuscoli, brochure
  • Incontri mensili di discussione di gruppo per stimolare riflessioni sull’immaginario collettivo giovanile intorno alle droghe e le loro personali esperienze a riguardo .
  • Eventi promozionali (piazza o teatro-musica dal vivo, spettacoli, flyer,etc.)
  • Seminari presso l’ A.O. Cotugno
  • Sportello di ascolto e sostegno psicologico nelle scuole aperto a giovani, docenti e famiglie

Dalla relazione del 2006 al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia , è emerso che l’uso di sostanze illegali riguarda il 30% dei giovani adulti (15-34 anni): la droga più diffusa è la cannabis seguita da cocaina, solventi, ecstasy, allucinogeni, anfetamine, oppiacei. In particolare preoccupante è la crescente diffusione di quelle droghe che prima raggiungevano solo dei consumatori di elite, in particolare la cocaina e i cosiddetti popper, mentre adesso sembrano essere a disposizione di una grande fetta di popolazione compresi i giovanissimi. Negli ultimi dieci anni il numero di minori che si è avvicinato alla droga e ad altre sostanze tossiche è aumentato dell’ottanta per cento. Oggi si stima che un quattordicenne su quattro faccia uso di cannabis, alcol, cocaina, LSD ed ecstasy, più o meno abitualmente. In Italia un tempo fare uso di sostanze stupefacenti era sinonimo di emarginazione sociale, oggi purtroppo ha assunto connotato sociale positivo. La droga frequentemente è mezzo di aggregazione sociale e si insinua in ogni strato sociale e culturale soprattutto fra gli adolescenti. Spesso la famiglia e la scuola non sono preparate ad affrontare con i giovanissimi un discorso chiaro ed esauriente sull’argomento e questa carenza d’informazione lascia un vuoto pericoloso in cui il mercato della droga si insinua con successo. Gli esperti del settore già da tempo hanno dimostrato che l’assunzione di sostanze stupefacenti corrisponde alla diminuzione dell’uso del preservativo e a minori capacità di rifiutare il rapporto se il partner non vuole usare il preservativo. Sempre più persone (oltre il 50%) scoprono di essere sieropositive a ridosso della diagnosi di malattia conclamata. Questo fenomeno rappresenta il chiaro segnale di una bassa percezione del rischio, soprattutto fra chi si infetta per via sessuale. Valutare il grado di conoscenza dei giovani relativamente all’infezione da HIV e alle sue modalità di trasmissione, è stato l’obiettivo principale di molte ricerche condotte in Italia (Avio et al; Spizzichino et al, 2005). Altri studi, invece, si sono occupati di reperire informazioni sui comportamenti sessuali della popolazione giovanile (Bonino et al, 2003). Un recente studio condotto in diversi paesi e pubblicato sulla rivista Bmc Health rileva la tendenza tra i giovani europei tra i 16 e i 35 anni a usare la droga con finalità connesse al sesso, ed è risultato che più aumentano le condotte di consumo più sono presenti comportamenti sessuali a rischio. Nei contesti sociali in cui il consumo di droga e’ culturalmente piu’ accettato, c’e’ meno consapevolezza del rischio. è quindi una necessità fondamentale utilizzare l’informazione quale principale arma di prevenzione dell’uso di sostanze tossiche, e la promozione di una cultura che spezzi l’associazione tra droga e divertimento giovanile in tutti gli ambiti di vita dei giovani a partire dalla scuola non solo perché è il luogo in cui i ragazzi trascorrono la maggior parte del proprio tempo materiale.

L’uso di sostanze stupefacenti è prevalentemente una via di fuga senza progettualità, è la rappresentazione dell’impossibilità di trovare una uscita di emergenza, per questo diventa necessario fornire ai giovani l’opportunità di trovare risposte più valide ai loro problemi- compiti di sviluppo. La prevenzione del disagio è uno scopo che va perseguito attraverso la promozione delle capacità creative dei ragazzi. Troppo spesso il contesto sociale non offre la possibilità ai giovani di usufruire di percorsi creativi gratuiti, che permetterebbero da una parte l’espressione di se, e dall’altro l’accesso ad una modalità di divertimento e socializzazione sano e responsabile.

 

  • Promuovere l’empowerment in generale e nello specifico, avvalendosi dell’esperienza che l’associazione V.O.L.A. ha maturato nel campo della prevenzione dell’HIV soprattutto fra i giovani, attraverso una cultura del divertimento responsabile e libero dall’assunzione di sostanze stupefacenti
  • Dare uno spazio ricreativo ai ragazzi, e uno sportello d’ascolto per parlare delle loro difficoltà personali e relazionali, dentro e fuori la scuola.

 

Sarà quindi importante esplorare e definire il problema, verificare e rielaborare ipotesi e decisioni, valutarne l’evoluzione, al fine di prevenire l’assunzione di sostanze stupefacenti e promuovere il divertimento responsabile, tenendo conto dei diversi contesti sociali e culturali, soprattutto quelli dei giovani con bisogni particolari. I programmi dovranno permettere ai genitori, agli insegnanti, ai gruppi di pari e ai responsabili dei giovani, di aiutare questi ultimi ad apprendere e a mettere in pratica comportamenti utili nella vita, per far fronte ai problemi di pressione sociale e per gestire i rischi, attraverso la messa a punto di situazioni che incoraggino e favoriscano delle alternative alla cultura del consumo di droga e alcol.

  • Realizzazione di laboratori che offriranno l’occasione, da parte del gruppo docente e di quello degli operatori, di approcciare i ragazzi in una modalità non cattedratica, instaurando una relazione che andrà al di là del mero rapporto formativo.

Inoltre tali laboratori rappresenteranno un luogo di aggregazione alternativo per i ragazzi, che entreranno in contatto con tematiche delicate, come quelle della profilassi nei comportamenti sessuali e dell’uso di sostanze stupefacenti, attraverso i canali della creatività e del divertimento sano.

 

  • Sviluppo e coinvolgimento della famiglia e della scuola nella promozione della salute e del benessere dei giovani
  • Sviluppo di misure tendenti ad eliminare l’alcol e le droghe nelle scuole e, se possibile, negli altri luoghi educativi.

TEAM